Tappo mucoso in gravidanza: come riconoscerlo e cosa fare

Tappo mucoso, un termine che non vi dice niente finché non rimanete incinte. Durante la gravidanza, e in special modo nell’ultimo trimestre, è invece normale chiedersi di cosa si tratti e preoccuparsi di saperlo riconoscere e interpretare.

E’ sempre più diffusa, infatti, la credenza che la perdita del tappo mucoso sia per forza da associare all’inizio del travaglio, ma non è proprio così. Quindi prima di andare in panico, prendere la borsa per l’ospedale e il futuro papà e presentarvi per un’inutile visita al pronto soccorso, sorseggiatevi con calma una tisana e leggete questa piccola guida.

Tappo mucoso: ecco cos’è

Il tappo mucoso comincia a formarsi fin dai primissimi mesi di gravidanza: si tratta di una secrezione delle ghiandole mucose del collo dell’utero che ha una funzione davvero importante.

Si tratta infatti di uno strato di muco che si forma per proteggere l’utero e il bebè dalle aggressioni del mondo esterno. Durante i nove mesi di gestazione, lo strato si fa via via più denso e spesso, fino a formare, appunto, uno vero e proprio “tappo”.

La perdita del tappo mucoso

Nelle ultime settimane di gravidanza, il tappo mucoso comincia a sciogliersi e a fuoriuscire. La perdita del tappo mucoso può avvenire più o meno velocemente, ed è facile non accorgersi che sia avvenuta. La prima parte del tappo, quella più esterna, viene espulsa senza che nemmeno ce ne si accorga perché assomiglia a una normale secrezione vaginale. La parte finale, invece, è  densa e striata di sangue rosso vivo, e viene espulsa poco prima del travaglio. La perdita di sangue non deve preoccupare: è semplicemente dovuta alla rottura dei capillari della cervice.

Ho perso il tappo mucoso: sono in travaglio?

Il travaglio non inizia quando avviene la perdita del tappo mucoso (qui tutto sulla fase prodromica e l’inizio del travaglio): si può perdere il tappo anche ore, giorni o addirittura settimane prima del parto. In generale, quando perdete il tappo non preoccupatevi se non nei seguenti casi:

  • la perdita del tappo mucoso avviene prima di 6 settimane della DPP: se notate perdite prima di questa data prendete appuntamento con il vostro ginecologo o recatevi al pronto soccorso per verificare che non si sia verificata un’apertura prematura del collo dell’utero;
  • le perdite sono abbondanti (tali, per esempio, da richiedere l’utilizzo di assorbenti) o contengono troppo sangue: in questo caso fatevi subito visitare;
  • le striature di sangue sono di colore marrone scuro: potrebbe trattarsi semplicemente di sangue “vecchio” formatosi all’inizio della gravidanza e rimasto intrappolato nel tappo per mesi, ma è comunque meglio sottoporsi a un controllo;
  • le perdite sono di colore giallo e/o maleodoranti: potrebbe trattarsi di un’infezione che, anche se innocua per la mamma, potrebbe passare al bebè durante il parto.

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